Leggere negli ospedali o nelle carceri sono esperienze già note e vissute, ma ai disabili? Capiscono il senso di quello che sarebbe stato loro letto? Leggere un libro ti consente di volare con la fantasia, di vedere posti nuovi, di vivere le vite degli altri. Leggere per gli altri è un atto d’amore, il donarsi incondizionatamente. Chi legge si mette a nudo, privo di ogni sovrastruttura culturale, libero dai condizionamenti che la vita sociale impone, è vero ed è questa veridicità che viene recepita dalle persone con disturbi cognitivo-comportamentali.
Gabriella La Rovere è autrice di teatro, medico, giornalista esperta nelle tematiche relative alle malattie rare e alla disabilità.
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