Dopo almeno quarant’anni di riforme ci si può chiedere se il sistema scolastico italiano sia da aggiustare o sia sull’orlo del tracollo. Nell’ottica dell’inclusione dei ragazzi con disabilità intellettiva, ci sono almeno cinque “emergenze” su cui proponiamo di riflettere: ridefinire gli obiettivi della scuola pubblica; evitare che la scuola sia vista come un’impresa sociale; ridefinire il “dogma” dell’inclusione; identificare il ruolo dell’insegnante specializzato; creare “camere di compensazione” tra le ambizioni di carriera scolastica di alcuni genitori e le reali esigenze e prospettive di sviluppo dei loro figli con disabilità cognitiva.
Anna Maria Arpinati, docente di Matematica, è presidente di Associazione élève, ente di volontariato del terzo settore, che si occupa di educazione di minori con disabilità intellettiva.
Daniele Tasso, docente di Italiano, è stato formatore in corsi per insegnanti, coordina l’area didattica di Associazione élève.
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