Narrato attraverso le lenti del noir umoristico, L’esperimento di Stanford interessa Peppe De Cesare e Mariano Pellecchia, medici dell’Ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi, paese dell’Alta Irpinia, reduce dal terremoto del 1980. Imputati di colpa professionale, in un processo di cui non si intravede la fine, sono anche coinvolti come consulenti del tribunale locale, un po’ come carcerieri e carcerati del famoso esperimento, tra il pirandelliano e il reality show. Attraverso la loro disavventura giudiziaria, hanno modo di osservare una serie di meccanismi che, dalla criminalità organizzata locale fino al capitalismo globalizzato, influenzano processi di accumulazione
di ricchezza e ascesa sociale alla base del progressivo dislivello tra nord e sud, tra ricchi
e poveri. Nel corso di una gita aziendale, organizzata per il Giubileo del 2000, i due rivivono gli eventi degli ultimi anni. In pochi conoscono finalità e retroscena del viaggio, e saranno in
pochi a rendersi conto di tutti gli accidenti, i colpi di scena e le “catastrofi”, dietro le quinte della memorabile gita del Cral.
Gerardo Iuliano, nato a Sant’Angelo dei Lombardi (AV), classe 1955, vive a Salerno dal 1961. Neurologo clinico, a parte i lavori scientifici, ha pubblicato anche testi narrativi: E una son le stelle (2001, romanzo storicosociale ambientato in Irpinia tra il 1929 e il 1994); Tutti sclerotici, chi più chi meno (2005, vademecum semiserio sulla sclerosi multipla, utilizzato e distribuito tra pazienti e operatori); premio “Serono – Accademia delle biotecnologie”, 2005; La Passione secondo Totonno (2019, ambientato nell’Irpinia del dopo terremoto, centrato sull’inchiesta, tra formale e farsesca, per la morte di un veggente stigmatizzato).
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