Un testo che si collega al volume Verso un mondo post-urbano e policentrico (Armando Editore, 2023) ampliandone e approfondendone la riflessione. Franco Ferrarotti ragiona sull’aggregazione urbana di domanda, dove “il vissuto quotidiano è destinato a superare, se non a far dimenticare, – così ardentemente spero – le differenze razziali e culturali”. Nell’ottica dell’autore, “ci attende un mondo in cui potrà, forse, affermarsi la comune umanità degli esseri umani o quantomeno compiere un primo passo verso l’ardua transizione dall’hominitas all’humanitas”.
Franco Ferrarotti è professore emerito di Sociologia all’Università di Roma «La Sapienza», vincitore del primo concorso bandito in Italia per questa materia. Fra i fondatori del «Consiglio dei Comuni d’Europa» nel 1949 a Ginevra; già responsabile dei «Facteurs Sociaux» all’OECE, ora OCSE, a Parigi; deputato indipendente per la III Legislatura; fondatore, con Nicola Abbagnano, dei Quaderni di sociologia nel 1951; co-fondatore dell’Istituto di Scienze sociali di Trento nel 1962; dal 1967 dirige La critica sociologica; nel 1978 nominato «directeur d’études» alla Maison des Sciences de l’Homme a Parigi; insignito del premio per la carriera dall’Accademia nazionale dei Lincei il 20 giugno 2001; nominato Cavaliere di Gran Croce l’11 novembre 2005 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
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