La norma sul voto di scambio politico-mafioso nasce malissimo. Dopo le stragi di Capaci e di via d’Amelio, il legislatore confeziona in tutta fretta un reato quasi inapplicabile. Dopo vent’anni, nel 2014, grazie alle pressioni dell’associazionismo antimafia, arriva una riforma che ci sembra però deludente. Nel 2017, qualcosa migliora sul fronte del trattamento sanzionatorio. Ma si può fare ancora di meglio. È in gioco la qualità della nostra democrazia.
Mario Michele Giarrusso avvocato. Nel maggio 2013 è stato eletto senatore della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione Sicilia per il Movimento 5 Stelle.
Andrea Leccese saggista, esperto di mafie. Tra le sue pubblicazioni, nelle nostre edizioni, Innocenti evasori (Roma, 2012), Inciucio forever (Roma, 2014), Maffia & Co. (Roma, 2016), A me piace il sud (con A. Cannavale, 2017).
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