Il mito greco narra del giovane Perseo, figlio di Zeus, che affronta la Gorgone Medusa per decapitarla, salvando così anche la madre. La dea Atena fornisce all’eroe lo scudo riflettente che gli permette di non incrociare in modo diretto lo sguardo pietrificante del mostro. La “mitobiografia” articolata nel testo vede in questo racconto la radice di una duplice vocazione: alla riflessione filosofica e all’analisi della psiche, individuando come origine comune ad entrambe un peculiare “ampliamento dello sguardo” – quello appunto inaugurato dall’impiego dello scudo di Atena da parte di Perseo. Esso apre una terza via fra l’affrontamento diretto del sommamente perturbante, perlopiù destinato allo scacco, e l’idealizzazione di chi pretende di “guardare in alto” senza fare i conti con le proprie angosce: una via che, invece, può aprirci a una nuova dimensione, in cui la consapevolezza non è disgiunta dalla vitalità.
Il complesso di Medusa
La triangolazione dello sguardo
di Stefano Tarsia
Anno di edizione: 2021
Numero di pagine: 208
20,00€
guidofinazzi88 –
L’idea centrale di questo libro, ovvero descrivere una ‘mitobiografia’, è molto interessante. Se ho ben capito, per mitobiografia si intende la psico-analisi di una biografia alla luce delle suggestioni di un mito. In questo caso, la biografia è quella dell’autore e il mito è quello di Medusa e Perseo.
Lo svolgimento del tema è specialistico e non sempre comprensibile dai non addetti ai lavori. Comunque, anche il lettore non esperto riesce ad apprezzare l’opera nel suo complesso, grazie ad uno stile di scrittura chiaro e all’aiuto di alcuni apparati di supporto, come la prefazione, l’introduzione e, soprattutto, le figure. Le immagini sono importanti in questo lavoro (come nel Libro Rosso di Jung) e mi sarebbe piaciuto che fossero presentate tutte quelle citate e a colori (io sono andato a cercarmele su Google).
In conclusione, un libro rivolto principalmente a filosofi ed analisti, ma che può risultare suggestivo ed intrigante anche per un pubblico più ampio.
Guido Finazzi
P.S. Questa breve recensione è stata primariamente scritta per il Torneo Letterario di Robinson, supplemento letterario de La Repubblica, del quale il sottoscritto è lettore/giudice. Per inciso, ho assegnato a questo libro la mia preferenza in confronto al libro con il quale era in gara nel Torneo .